La principessa Bianca di Navarra e il perfido Conte Cabrera.
A quindici chilometri da Ragusa, immerso tra le splendide campagne siciliane e circondato da un enorme parco, si trova il Castello di Donnafugata, una sontuosa residenza nobiliare del tardo '800, che incanta con le sue storie e leggende.
Io mi sono lasciata letteralmente
affascinare dalle sue terrazze e facciate in arte neogotica, dal parco ricco di tantissime specie mediterranee ed esotiche e dalle eleganti e lussuose sale interne (122 divise su tre piani, ma solo 22 visitabili), dove si respira ancora l'atmosfera della nobiltà Siciliana di fine Ottocento.
All'epoca ogni stanza aveva una funzione diversa, come la Sala della Musica o il Salone degli specchi...
Nella parte bassa del Castello, dove ai tempi viveva la servitù, oggi è allestito il Museo del Costume, una preziosa collezione acquistata dal Comune di Ragusa da un'esponente della famiglia Arezzo. Alcuni abiti sono custoditi in delle teche di vetro per preservare il più
possibile lo stato.
Passeggiando e scattando foto nel parco, mi sono trovata davanti ad un fantastico tempietto circolare con il soffitto tempestato di stelle e poi in fondo ad un lungo viale ecco la Coffee House, in cui i nobili erano soliti consumare i loro rinfreschi. Mi sono anche persa nel "Pirdituri" , il labirinto in pietra 😄! Il parco è disseminato da scherzi preparati anticamente dal barone per divertire i suoi ospiti.
LA LEGGENDA
Secondo una leggenda popolare, il nome sarebbe legato alla Regina Bianca di Navarra (vedova del re Martino d'Aragona), che fu rapita e rinchiusa nel Castello dal conte di Modica Bernardo Cabrera, affinché lei lo sposasse.
La Regina riuscì a fuggire, e con la sua fuga diede il nome al Castello - Donna fugata (fuggita)
Ma in realtà il nome Donnafugata deriva dall'arabo "Ain-jafat" e significa "Fonte di salute", il nome con cui i saraceni chiamavano una fonte d'acqua che si trovava nei pressi del feudo.
Inoltre è documentato (anche se si dice che un fondo di verità ci sia nella storia tra il Conte e la Regina) che Bianca di Navarra non mise mai piede nel castello, in quanto ai suoi tempi (XIV secolo) questo non era stato ancora edificato.
In quel periodo infatti il Castello era in realtà una villa di campagna, poi nel 1648 fu acquistata da un'altra nobile famiglia siciliana, la famiglia Arezzo. Nel 1800 il barone Corrado Arezzo trasformò la villa in castello.
IL COMMISSARIO MONTALBANO
Il Castello di Donnafugata è stato set della serie TV "Il Commissario Montalbano ".
La residenza, nel film è la casa del capomafia Balduccio Sinagra.
Curiosità: Luca Zingaretti che interpreta il Commissario Montalbano, è rimasto così affascinato dal Castello che lo ha scelto per celebrare il suo matrimonio!
Nessuna scena invece è stata girata quì del capolavoro cinematografico di Luchino Visconti "Il Gattopardo".
Il legame infatti è nato da un equivoco.
Lo scrittore del romanzo da cui è tratto il film, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, chiama Donnafugata un'altra residenza estiva della famiglia.
INFORMAZIONI UTILI
Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni con il seguente orario:
09:00 - 19:00 estivo
09:00 - 17:00 invernale
Il biglietto costa 6,00 euro, il ridotto 4,00 euro (ridotto per bambini da 6 a 18 anni, per over 65 e per studenti 18 - 25 anni con libretto universitario)
I bambini da 0 a 6 anni possono visitare il sito gratuitamente.
COME RAGGIUNGERE IL CASTELLO
Da Ragusa si può prendere il Bus messo a disposizione dal comune per raggiungere il Castello.
Con auto propria basta percorrere la strada statale 71 che porta direttamente lì.
Si può raggiungere il Castello anche in treno! Infatti nelle immediate vicinanze c'è una piccola stazione attiva tutti i giorni ed utilizzata solo come fermata ferroviaria. Puoi acquistare il biglietto direttamente a bordo. Il biglietto costa 2,50 euro, e la distanza dalla stazione al Castello è di soli 5 minuti a piedi.
DOVE HO MANGIATO
Nei pressi del Castello si trovano diversi ristoranti, ma anche bar/tavola calda per chi volesse consumare qualcosa di veloce.
Io ho mangiato una schiacciata ragusana (che a me è sembrata come un piatto di lasagne) buonissima, immediatamente fuori dal Castello, in una rosticceria/pizzeria adiacente ad un'area attrezzata con tavoli e giochi per bimbi.
Sempre nei pressi del Castello ci sono anche piccole attività artigianali. Ho assistito alla preparazione della ricotta fresca e formaggi tipici.
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