Meraviglia architettonica senza rivali
Monreale è una tappa obbligata per chiunque visiti Palermo.
Il borgo, immerso tra le colline, si trova a pochi kilometri dal capoluogo siciliano. È famoso in tutto il mondo per il suo grandioso e spettacolare Duomo, costruito a partire dal 1172.
COME ARRIVARE
Se vi trovate a Palermo senza auto, vi consiglio un modo semplicissimo per raggiungere Monreale. Da Piazza Indipendenza prendete il Bus 389 o quello AST e in meno di 30 minuti raggiungerete il borgo. Gli orari dei Bus sono diversi sia per l'andata che il ritorno.
La leggenda del Duomo di Monreale
Da grandissima fan di Alberto Angela (lo adoro), non potevo perdermi la puntata di Meraviglie dedicata a Monreale. Dal racconto semplice e lineare (come solo lui sa fare), apprendo che questo complesso religioso ha un'origine che è avvolta nella leggenda.
Si racconta infatti che il re normanno Guglielmo II (molto devoto alla Madonna), trovandosi nei boschi a cacciare, si riposò sotto un albero addormentandosi. Ebbe così una visione in sogno. Gli apparve la Madonna, e gli disse che proprio lì si trovava un tesoro, nascosto dal padre Guglielmo I .
Il re svegliatosi, chiamò i suoi uomini e fece sdradicare l'albero, e scavando trovò davvero il tesoro. Decise così, con quelle ricchezze, di costruire tutto il complesso religioso proprio nel punto in cui aveva avuto la visione, e dedicarlo a Maria.
Il nome del Duomo è Santa Maria la Nuova.
Leggenda e realtà si mescolano sempre nel corso della storia. Molto probabilmente la scelta di costruire proprio lì, fu soprattutto una scelta strategica, perché sotto il monte Caputo era un luogo protetto, c'erano anche delle fortificazioni, e poi tutt'attorno c'erano boschi, si poteva cacciare, insomma un luogo perfetto.
Si racconta anche che Guglielmo II costruì questo complesso religioso ma anche la propria residenza, quasi fosse in competizione con il padre e il nonno che avevano costruito la bellissima cattedrale di Palermo.
L'esterno e l'interno del Duomo per uno stile architettonico senza tempo.
Il Duomo di Monreale ha subito diversi rifacimenti. La facciata originale è visibile solo in parte, e le due torri hanno un'altezza diversa. Probabilmente quella di destra si avvicina molto a quella originale.
Devo dire che mi ha molto colpito il portico cinquecentesco che si trova lateralmente, costeggiando Piazza Vittorio Emanuele.
La parte posteriore del Duomo invece, è composta da tre absidi esempio di architettura araba.
Gli stili architettonici del complesso religioso si mescolano in un progetto teologico ed artistico che ha unito i vari volti del regno normanno (bizantino, cristiano latino, arabo e nord europeo)
Maestranze che venivano da diverse parti del mondo, e che, unite, hanno creato questa meraviglia.
Quello che vedrete entrando dentro il Duomo è qualcosa di veramente unico.
6400 metri quadrati di mosaici dorati!
Il tema ripreso attraverso i mosaici è quello della salvezza.
Il racconto parte dal lato destro della navata centrale e gira tutt'intorno.
In un'epoca in cui i libri venivano copiati a mano, e quando la stragrande maggioranza dei cittadini era analfabeta, i mosaici (come la scultura e la pittura) servivano a mostrare a tutti, ciò che il sacerdote predicava ed insegnava.
Il Cristo Pantocratore
La figura centrale è quella del Cristo Pantocratore che con lo sguardo e il movimento delle braccia avvolge chiunque. È Lui che dà un senso all'intera architettura del Duomo. Con la mano destra fa il gesto della parola, in quella sinistra tiene il Vangelo.
Sul fianco destro della navata centrale si trovano i sarcofagi di Guglielmo I e Guglielmo II.
Sul lato sinistro, dentro tombe ottocentesche, si trovano le spoglie di Margherita di Navarra e di Sicilia, moglie di Guglielmo I, e dei figli Ruggero ed Enrico.
La Vergine Odigitria
Posta al di sopra della porta di ingresso si vede la Vergine Odigitria, cioè la guida dei pellegrini. Tiene in braccio il figlio che tiene in mano il rotolo aperto quasi a dire: “ecco mio figlio, ricorda il suo messaggio che devi annunciare una volta fuori di qui”.
Orari di visita
nei giorni feriali:
dalle ore 09.00 alle ore 12.45 (ultimo ingresso) - dalle ore 14,00 alle ore 17,00 (ultimo ingresso)
Domenica e Festivi: mattina visite sospese - pomeriggio dalle 14,00 alle ore 17,00 (ultimo ingresso)
Dove ho mangiato
Posso consigliarvi il bar/pasticceria/tavola calda Mirto Giovanni dal 1971, proprio in Piazza Vittorio Emanuele.
Ho gustato arancine squisite e dolci buonissimi.
GUARDATE IL REEL:
Comments